Michele Carlucci: Il Pioniere della Viticoltura Lucana
Un visionario della ricerca enologica
Michele Carlucci è stato un punto di riferimento per la viticoltura lucana, un pioniere che ha dedicato la sua vita allo studio e alla valorizzazione delle varietà autoctone. Il suo impegno ha contribuito a riscoprire il valore storico e agronomico di vitigni unici come l’Asprinio di Ruoti, rafforzando il legame tra tradizione e innovazione nel mondo del vino.


Biografia
Il Contributo di Michele Carlucci alla Viticoltura
Michele Carlucci è stato un ricercatore, agronomo ed esperto di viticoltura, attivo nel recupero delle varietà autoctone della Basilicata, soprattutto del vitigno asprinio di ruoti , come si evince nel suo archivio, quando era direttore della scuola di enologia di Avellino, produceva vino Asprinio di ruoti nei campi sperimentali della scuola (1890/1900).
Il suo lavoro si è concentrato sull’analisi delle caratteristiche genetiche e agronomiche delle uve locali, con l’obiettivo di preservare e promuoverne la coltivazione.
Grazie alla sua visione e al suo rigore scientifico, Carlucci ha gettato le basi per la riscoperta e la valorizzazione delle uve autoctone della Basilicata, lasciando un’eredità che ancora oggi ispira ricercatori, produttori e appassionati di viticoltura.
Le sue principali attività

Promozione della biodiversità viticola e delle tecniche di vinificazione sostenibili.

Studio dettagliato e catalogazione dei vitigni autoctoni della regione Basilicata.

Analisi dell'adaptabilità climatica e agronomica delle diverse varietà tradizionali.
Studi condotti da Michele Carlucci

Principali ricerche e pubblicazioni
- Sperimentazione sull’Asprinio di Ruoti (1890-1900): coltivazione e vinificazione presso i campi sperimentali della Scuola di Enologia di Avellino.
- Studio sull’adattabilità climatica dei vitigni lucani: analisi comparativa della resistenza alle condizioni pedoclimatiche della Basilicata.
- Caratterizzazione agronomica e genetica delle uve autoctone: ricerca sulle peculiarità delle varietà tradizionali per il loro recupero e valorizzazione.
- Tecniche di vinificazione sostenibile applicate ai vitigni autoctoni: sperimentazioni su metodi di fermentazione e conservazione per esaltare le caratteristiche organolettiche.
Puoi Consultara questi e altri documenti storici nel catalogo dell’associazione recupero tradizione Ruotesi.
Articoli e Riconoscimenti
Nel corso degli anni, il contributo di Michele Carlucci alla viticoltura è stato riconosciuto da istituzioni accademiche, enti agricoli e pubblicazioni di settore.
Principali riconoscimenti e pubblicazioni
- Premio per la valorizzazione della biodiversità vitícola
- Pubblicazione sulla viticoltura lucana – Rivista di Enologia
- Riconoscimento dall’Agenzia Lucana di Sviluppo Agricolo per il lavoro di ricerca e tutela delle varietà autoctone.
Il suo nome rimane un riferimento per gli studiosi e gli appassionati di viticoltura, testimoniando l’importanza della ricerca scientifica nella tutela del patrimonio agricolo.

Il Legame con Ruoti e il Progetto
Ruoti è stato il cuore delle ricerche di Michele Carlucci. Qui ha condotto numerosi studi sulla viticoltura autoctona, contribuendo a definire l’identità agricola del territorio.
Il progetto “La Vite, il Vino, l’Uomo e la Storia” raccoglie la sua eredità e prosegue il suo lavoro, con l’obiettivo di portare l’Asprinio di Ruoti al riconoscimento ufficiale e alla diffusione sul mercato. Grazie ai suoi studi:
- L’Asprinio di Ruoti è stato identificato come una varietà unica e distinta.
- È stato avviato un percorso per l’iscrizione nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite.
- La viticoltura lucana ha guadagnato maggiore attenzione a livello scientifico e culturale.