Il Vitigno autoctono: Asprinio di Ruoti
Un tesoro della viticoltura lucana
L’Asprinio di Ruoti è un vitigno autoctono della Basilicata, riscoperto grazie a un’attenta ricerca storica e scientifica. Caratterizzato da una forte identità territoriale, rappresenta un patrimonio unico della biodiversità viticola lucana. Il progetto “La Vite, il Vino, l’Uomo e la Storia” ha l’obiettivo di studiarlo, tutelarlo e valorizzarlo, promuovendone il riconoscimento ufficiale.


Storia e Caratteristiche Uniche
Le origini dell’Asprinio di Ruoti affondano le radici in epoche antichissime. Alcuni studi lo collegano a pratiche agricole pre-romane ed etrusche, in particolare alla tecnica della “vite maritata”, che prevedeva la coltivazione della vite su alberi come il pioppo. Questo sistema, oggi quasi scomparso, rappresentava una forma di viticoltura sostenibile e paesaggisticamente unica, e suggerisce che l’Asprinio non sia solo un vitigno autoctono, ma anche un’eredità viva di culture antiche.
L’Asprinio di Ruoti è oggi considerato un vitigno raro, con una storia profondamente radicata nel territorio della Basilicata. Per generazioni ha accompagnato il lavoro agricolo delle famiglie lucane, consolidando il suo legame con l’identità contadina di Ruoti.
Caratteristiche del vitigno
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Origine autoctona
Riconducibile alle antiche varietà coltivate sulle colline lucane. -
Adattabilità al territorio
Si sviluppa su terreni collinari, resistendo a condizioni climatiche variabili. -
Profilo aromatico distintivo
Uve caratterizzate da un’elevata acidità naturale e una struttura ben bilanciata.
Tecniche di Coltivazione Tradizionali
Una caratteristica distintiva della coltivazione dell'Asprinio è l'utilizzo della "vite maritata", una tecnica ancestrale che prevede l'allevamento della vite su alberi, principalmente pioppi.
Questa pratica, risalente all’epoca etrusca, ha modellato il paesaggio agricolo e rappresenta un esempio di agricoltura sostenibile, in quanto consente la produzione simultanea di uva, legna e foraggio.
Benefici e Potenziale Enologico
L’Asprinio di Ruoti è un vitigno con caratteristiche enologiche uniche, che lo rendono ideale per la produzione di vini di qualità.
- Elevata acidità naturale → Perfetto per la produzione di vini Freschi e longevi.
- Versatilità nella vinificazione → Potenziale per vini bianchi fermi e spumante.
- Tipicità territoriale → Un prodotto fortemente legato al terroir lucano, capace di distinguersi nel mercato enológico.
Il progetto mira a sviluppare nuove opportunità per produttori e investitori, puntando su una varietà che può diventare un simbolo della viticoltura lucana.

Il Percorso per il Riconoscimento Ufficiale
Per garantire la tutela e la valorizzazione dell’Asprinio di Ruoti, è in corso un iter di riconoscimento ufficiale che prevede diverse fasi:

Ricerca
storica e genetica
Studio approfondito delle origini e delle caratteristiche del vitigno.

Creazione del vigneto sperimentale
Coltivazione controllata per analisi agronomiche ed enologiche.

Avvio dell'Analisi
scientifiche
Valutazione del potenziale qualitativo e vinificazione sperimentale.

Iscrizione al Registro Nazionale delle Varietà di Vite
Passaggio fondamentale per la commercializzazione del vino derivato.
Recupero e Valorizzazione del Vitigno Asprinio di Ruoti
Negli ultimi anni, l’Asprinio di Ruoti è stato oggetto di iniziative di recupero e valorizzazione, volte a preservare e promuovere questo patrimonio vitivinicolo. Progetti di ricerca e sperimentazione hanno coinvolto istituzioni locali e produttori, con l’obiettivo di reintrodurre il vitigno nella produzione enologica e di sensibilizzare il pubblico sull’importanza della sua conservazione.
Questi sforzi hanno portato alla riscoperta di un vino dalle caratteristiche uniche, capace di raccontare la storia e la cultura del territorio.