Lo scorso 1° dicembre, nella suggestiva cornice del Castello Fittipaldi Antinori di Brindisi Montagna, si è svolto l’evento “Brindisi al Castello”, un’iniziativa dedicata alla valorizzazione del vitigno autoctono Asprinio di Ruoti e alla celebrazione del legame tra storia, territorio e tradizione vitivinicola.

Un viaggio tra passato e futuro
L’evento si è inserito nel più ampio progetto “Dalla Toscana al Ducato di Brindisi Montagna: gli Antinori, storia di uomini e tradizioni tra passato e futuro”, che ha visto il conferimento della cittadinanza onoraria al marchese Piero Antinori, figura chiave della viticoltura italiana.
Durante la giornata, si è tenuta la presentazione ufficiale del progetto “La vite, il vino, l’uomo e la storia”, a cura del sindaco di Ruoti e capofila dell’iniziativa, Franco Gentilesca. Un momento significativo che ha sottolineato l’importanza della ricerca e della valorizzazione del patrimonio vinicolo locale.



Degustazione e scoperta dei sapori lucani
Il pubblico ha avuto l’opportunità di partecipare a una degustazione esclusiva di vini lucani, disponibili su prenotazione. Un’esperienza sensoriale che ha permesso di apprezzare le caratteristiche uniche dei prodotti vinicoli del territorio, mettendo in luce il potenziale dell’Asprinio di Ruoti come elemento distintivo della produzione enologica lucana.

Un omaggio alla tradizione enologica
L’evento è stato arricchito da una mostra dedicata al maestro lucano di viticoltura ed enologia, il prof. Michele Carlucci, figura di riferimento nella ricerca e nella valorizzazione delle tecniche tradizionali applicate alla viticoltura.
I saluti istituzionali sono stati affidati al sindaco di Brindisi Montagna, Gerardo Larocca, e alla presidente del GAL Percorsi, Caterina Salvia, i quali hanno evidenziato l’importanza di iniziative come questa per il rilancio dell’economia locale e la promozione delle eccellenze lucane.


Un successo per il territorio
“Brindisi al Castello” ha rappresentato un momento di incontro tra ricerca, tradizione e innovazione, confermando il forte impegno delle istituzioni locali nel promuovere le radici culturali ed enogastronomiche della Basilicata. Un evento che ha lasciato il segno, ponendo le basi per nuove collaborazioni e progetti futuri dedicati al mondo del vino e del territorio.